freewriting

Il freewiting puoi vederlo come un allenamento specifico per migliorare le tue prestazioni da scrittore.

Hai presente quella situazione in cui ti siedi, inizi, sei carico come una molla, appoggi le dita alla tastiera… E niente: non si muovono?

La pagina rimane bianca e i pensieri sono bloccati: è il blocco dello scrittore. E la parte razionale del tuo cervello, come un condor appollaiato sulla testiera del letto, ride di te. Ora di superare questo problema, non credi?

Cos’è il freewriting?

Spesso, il blocco dello scrittore è innescato dal troppo raziocinio del tuo cervello. Può capitare infatti che il tuo emisfero razionale non abbia nulla meglio da fare che insinuare – a livello inconscio – il dubbio nei tuoi pensieri.

È devastante. È come essere sottoposti a impulsi negativi continui che ti dicono: “No, quell’intro non va bene. No, quella parola è sbagliata. No, quella frase proprio no…” e via di seguito. Nemmeno inizi a scrivere che il tuo cervello ti impone di correggere il tiro.

Non è una vera e propria mancanza di idee, è semplicemente un blocco inconscio sulla “presunta” qualità dello scritto.

Come ho avuto modo di scrivere in questo blog, il freewriting tecnica di pre-scrittura specifica per spegnere (diciamo distrarre, ma è sufficiente…) il cervello razionale e renderlo così meno presente durante il processo stesso di creazione del contenuto.

Il freewriting non serve a scrivere contenuti di qualità. Serve semplicemente a “sbloccare la tua mano” e farti così riprendere il flusso che si era interrotto.

Come funziona il freewriting

Banalmente, il freewriting ti dice di scrivere “la qualsiasi”, a condizione di scrivere tanto e senza interruzioni. Sembra un controsenso, come fai a scrivere tanto se non riesci nemmeno a partire? Beh immagina la situazione: devi scrivere un libro sugli infoprodotti e sei in blocco. Benissimo, inizia pure a parlare di gattini, o di Facebook, o di qualsiasi argomento tu abbia sentito o visto recentemente. Non ha a che fare con gli infoprodotti? Fregatene!

Scrivi, scrivi, scrivi e ancora scrivi come se non ci fosse un domani.

Non devi pensare (è questo il segreto) a ciò che stai scrivendo, soprattutto non devi correggere, devi lasciarti andare e scrivere il più velocemente possibile. Freewriting, scrittura libera. Zero correzioni, zero ripensamenti. Scrivi sbagliato, scrivi errori, scrivi orrori. Non dar modo al tuo cervello di capire. Scrivi e basta, qualsiasi parola ti passi per la testa.

Questo semplice esercizio cortocircuita il cervello, che non riesce a capire perché tu ti sia improvvisamente messo a scrivere boiate, e questo lo manda in tilt… Alla fine rinuncia e ti lascia libero di fare “quello che vuoi”, tanto nemmeno lui potrebbe correggere tutto.

Semplice, immediato, e di una efficacia incredibile (testato sulla mia pelle, ma ci sono fior fior di riferimenti scentifici) e adatto a tutti. Il vantaggio, oltre a sviluppare la capacità di scrittura e migliorare la tua velocità, è anche quello che piano piano inizierai a scrivere cose sensate. A volte pure belle 🙂

Puoi usare il freewriting con qualsiasi applicazione tu voglia o anche a mano libera. Io personalmente ho una calligrafia che una volta messa su carta faccio pure fatica a riconoscere, quindi evito! Nel post che ti ho consigliato ho descritto un’app. Oggi te ne voglio consigliare una diversa, che mi ha sorpreso per essere davvero estrema. Oserei pure definirla demenziale, ma vediamo assieme il perché.

Unico limite: è per dispositivi Apple.

FlowState: o fai freewriting o sei morto.

Già il titolo è abbastanza ridicolo, eppure rappresenta il vero. The most dangerous app, viene definita. E sebbene offra anche una modalità di funzionamento normale, FlowState è davvero un’app estremamente pericolosa. Funziona così:

  • Decidi la sessione di scrittura in freewriting (poniamo 15 minuti)
  • Decidi il font di base (sono tutti belli)
  • Inizi a scrivere.

Dov’è la pericolosità? Che il tuo testo verrà “consolidato” (ovvero salvato, messo al sicuro) solo al raggiungimento della fine della sessione. Se nel frattempo smetti di scrivere il tuo testo inizierà a schiarire… sbiancare… fino a cancellarsi senza poter essere recuperato.

Hai 5 secondi. Fermati per 5 secondi e avrai perso tutto.

Demenziale? Estremo? o GENIALE?

Non so e lascio a te giudicarla, ad ogni modo è un’app splendida per quanto semplice. Immagina solo di darti come abitudine due sessioni al giorno di freewriting da 30 minuti… Ti invito a riflettere su questa sorta di allenamento, un’app che ti “costringe” a essere produttivo, senza pietà. Lo spegnerai questa volta quel cellulare, almeno per trenta minuti?

Puoi acquistarla per iPhone, iPad o Mac. E mi raccomando: non smettere di scrivere. Mai.

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